Anche se mancano solo 2 mesi all'inizio di Europeo 2020, La UEFA ha ancora molte domande sulla pianificazione e lo sviluppo delle partite delle competizioni. L'ultimo dilemma è relativo ad alcuni degli stadi in cui dovrebbe svolgersi l'Euro 2020. In particolare, riguarda gli stadi delle città di Dublino, Glasgow e Bilbao.
La UEFA ha posto come condizione una partecipazione minima del 25% allo stadio, per le partite delle competizioni. I rappresentanti delle città in questione non sono in grado di garantire il rispetto di questa condizione. Per questo le città rischiano di non partecipare come ospiti della competizione.
Questa situazione solleva altre domande e, soprattutto, dove dovrebbero svolgersi le partite se le città di cui sopra sono escluse dal piano. La soluzione può venire da Boris Johnson, il Primo Ministro d'Inghilterra, che ha espresso più volte il desiderio di prendere più peso e di organizzare più partite nel suo Paese. Altre voci hanno anche riferito che tutte le partite di Euro 2020 possono essere organizzate in Inghilterra. Tuttavia, questa idea è stata smentita dagli analisti che affermano che gli altri Stati non rinunceranno mai a organizzare la competizione.
Uno scenario realistico è quello in cui l'Inghilterra prende il sopravvento su alcune partite extra, che possono svolgersi al Wembly Stadium. Sono già in programma 7 partite nella famosa arena, ei rappresentanti della federazione calcistica inglese affermano che è possibile organizzare anche altre partite. Un'altra opzione è il Tottenham Hotspur Stadium. Con 62,300 posti a sedere e strutture moderne, lo stadio è la soluzione perfetta per organizzare partite, implementando misure anti-covid.
La UEFA ha occhi anche da: Baku (Azerbaigian), Copenaghen (Danimarca), Monaco (Germania), Budapest (Ungheria), Amsterdam (Paesi Bassi), Bucarest (Romania) e St. Pietroburgo (Russia), come possibili arene per lo sviluppo delle partite. Tuttavia, al momento non c'è nulla di ufficiale su queste proposte.
Fonte: Mail giornaliera