Erik ten Hag ha detto che quando è arrivato per la prima volta al Manchester United, la squadra non aveva una buona cultura. Il tecnico olandese ha dichiarato in un'intervista che la proprietà del club ha chiesto da parte sua una leadership più severa nei confronti dei giocatori. I commenti sono arrivati nella prima intervista alla stampa dopo l'incidente con Jadon Sancho.
Quest'ultimo ha rilasciato una dichiarazione pubblica, andando indirettamente contro l'allenatore e protestando per la sua esclusione dalla rosa dello United. Il club ha poi diramato un comunicato ufficiale, annunciando che Jadon Sancho si allenerà lontano dalla prima squadra finché non saranno risolte le questioni tra lui e l'allenatore olandese. Quest'ultimo, però, ha cercato di evitare di discutere di questa situazione durante la conferenza stampa. Ten Hag ha commentato:
"Il mio compito è stabilire gli standard. Le regole ferree sono quelle che mi ha chiesto la società perché prima del mio arrivo la scorsa stagione non c'era una buona cultura. Naturalmente non si tratta mai di un solo errore, è un processo prima di raggiungere regole rigide."
Ten Hag è stato interpellato anche sulla situazione del brasiliano Antony, che sarà separato per un periodo dalla squadra, per chiarire le accuse a suo carico di violenza. Ten Hag non ha fornito dettagli sull'incidente, ma ha affermato che la squadra rimane positiva nonostante le difficoltà:
"A volte si verificano situazioni difficili durante una stagione, i giocatori si infortunano o per qualche motivo non sono disponibili per formare una squadra. La squadra è in buona forma e i giocatori che sono a disposizione sono motivati a fare una buona prestazione".
Al tecnico è stato chiesto alla fine dai giornalisti quando Sancho potrà tornare in prima squadra, ma l'olandese si è rifiutato di rispondere.